Da qualche settimana va in onda uno spot della Tim molto interessante. Lo spot è stato realizzato per pubblicizzare la nuova rete 5G implementata dalla compagnia telefonica ma è anche uno spot sul futuro della chirurgia. Infatti nei pochi minuti dello spot commerciale viene mostrato con forte impatto emotivo anche uno stralcio di quella che potrebbe diventare (o che ci auguriamo che possa diventare) la chirurgia del futuro.
Il protagonista dello spot è un chirurgo, ma non è un attore a intepretarlo bensì un medico di professione, e non un medico qualunque; nello spot infatti recita Francesco Musumeci il cardiochirurgo di fama internazionale che operò anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2018 per una dissezione aortica. Nello spot pubblicitario il dottor Musumeci assiste al matrimonio della figlia ma prima del sì riceve una chiamata silenziosa, il dottore si allontana, esce dalla chiesa, indossa dei visori per la realtà virtuale e si trova in comunicazione con la sala operatoria, dove grazie a una sofisticata mano robotica da lui controllata riesce ad eseguire i passi cruciali di un delicato intervento al cuore. Finita la chiamata il medico può tornare in chiesa per assistere agli ultimi attimi della cerimonia e abbracciare la figlia; nello stesso momento vediamo che l’intervento è andato a buon fine e i famigliari del paziente abbracciano sollevati i medici che l’hanno salvata.
Si tratta di uno spot futuristico che sicuramente è ancora lontano dalla nostra realtà…o forse no?
La realtà virtuale è ormai presente non più futuro.
In molti di voi forse avranno provato un visore per la realtà aumentata, provando un videogioco o magari guardando una partita di calcio con la sensazione di trovarsi a bordo campo e poter quasi toccare i giocatori. I visori non sono più confinati solo nelle fiere hi-tech, sono in molti i consumatori privati che li hanno acquistati e li utilizzano regolarmente. Il costo infatti non è più così inaccessibile, basti pensare al visore della play station 4 che ora si trova in commercio a meno di 250 euro.
Ma questi chiaramente non sono gli unici campi in cui la realtà virtuale si sta sviluppando e lo sviluppo non è iniziato ora ma è in corso da anni, con studi e perfezionamenti sempre più affidabili e precisi. Le idee di applicazioni sono pressoché infinite e prima di parlare della medicina vogliamo ricordarvi alcuni campi che sicuramente potranno approfittare della realtà virtuale e potranno farci sognare: tour virtuali di musei e monumenti, leggere libri in realtà aumentata, assistenza tecnica a distanza, creazione di prototipi virtuali, visite a parenti lontani, riunioni di lavoro e molto molto altro ancora.
Ma la realtà virtuale non significa solo potersi connettere a persone e luoghi lontani, la realtà virtuale è anche realtà aumentata, quindi accesso in tempo reale e nel nostro campo visivo a informazioni, dati e risorse che possono aiutarci nella nostra attività. Ecco quindi che la medicina qui può trarre il massimo vantaggio dalla possibilità di poter tenere sotto controllo e di avere sempre a disposizione durante un intervento tutti i dati necessari per compiere le scelte più accurate.
Ma nello spot si vede oltre all’utilizzo della realtà virtuale, anche la presenza di un’altra incredibile rivoluzione tecnologica che è ormai parte integrante della medicina del futuro: l’intelligenza artificiale. Pensiamo al famoso Robot Da Vinci, il più sofisticato ed evoluto braccio robotico, comandato dal medico a distanza, per eseguire interventi di chirurgia minivasiva. Questo robot permette di eseguire incisioni più piccole e più controllate con una notevole diminuzione dei tempi di recupero post intervento.
Ma la realtà virtuale in medicina apre numerosissimi scenari. Potrà essere utilizzata per la formazione dei futuri medici grazie alle simulazioni virtuali, potrà aiutare infermieri e operatori sanitari nelle loro attività giornaliere e potrà permettere la diffusione di cure mediche anche in luoghi difficilmente accessibili.
Una sola cosa è chiara e deve essere tenuta presente: la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, come vediamo anche nello spot, non sostituiranno mai le capacità pratiche, umane e sociali di un medico o di un infermiere. La realtà virtuale è un’opportunità per migliorare l’efficienza della medicina e del medico non un mezzo per sostituirla e come tale deve essere valutata e accolta.
Se vi interessano questi temi, continuate a seguirci, la rivoluzione tecnologica della medicina è in atto e poterà tante novità e tanti benefici per tutti.