Come e perché lo stetoscopio è diventato lo strumento simbolo delle professioni mediche?
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“Scusi, lei è un medico?” chiede la hostess a un passeggero che prontamente si alza dal suo posto sull’aereo e risponde qualcosa come: “Sì, da cosa l’ha capito?”. Questo medico, interpretato dal celebre attore comico Leslie Nielsen ne “L’aereo più pazzo del mondo” stava leggendo un libro con, alle orecchie, il suo stetoscopio. O meglio stetofonedoscopio.
Stetoscopio: un’icona per i medici
Già, perché se c’è uno strumento che identifica più di tutti, a livello iconografico, la figura del medico, questo è lo stetoscopio. Di tutti i dispositivi che ogni giorno i professionisti della medicina utilizzano, questo è, per qualche ragione, quello che nell’immaginario comune è rimasto maggiormente impresso.
Non c’è foto, film o serie tv che non sia “caduta” prima o poi nella rappresentazione di un medico con camice bianco e azzurro e stetoscopio al collo. Quasi uno stereotipo da tanto è inflazionata.
Perché questa rappresentazione?
I motivi potrebbero essere tanti e diversi. Certamente, il fatto che si tratti di uno strumento quasi “wereable” vale a dire che medici e infermieri indossano quotidianamente sopra il proprio camice, lo rende perfetto come “icona sanitaria”. Ma forse, la ragione principale è che, fin da bambini, i primi approcci con i medici di base sono quelli che riguardano visite di controllo durante le quali i dottori, poggiano la fredda testina dello stetoscopio sulla schiena dei bimbi per “catturare” i suoni che provengono dal nostro torace.
I componenti dello stetoscopio
E dire, che lo stetoscopio è, apparentemente, uno strumento piuttosto semplice, formato da:
- olivette auricolari
- archetto auricolare
- archetto biarucolare
- tubo
- connettore
- membrana
- testina
L’obiettivo è catturare i suoni che provengono dall’organismo ad alta e a bassa frequenza escludendo ogni interferenza di rumori esterni. Ma per quanto “semplici”, non tutti gli stetoscopi sono uguali e, nei prossimi articoli vedremo alcune differenza con dei paragoni pratici fra strumenti diversi.
Storia dello stetoscopio: la verità fra tre leggende
Ma chi è il padre dello stetoscopio? Ad inventarlo fu il medico francese René-Théophile-Hyacinthe Laennec nel 1816. E come nacque l’idea? In realtà esistono tre leggende sull’ispirazione che portò all’invenzione dello stetoscopio. Noi ve le raccontiamo tutte e tre, voi scegliete quella che vi convince (o semplicemente vi piace) di più po’…
- La prima leggenda narra che, durante l’auscultazione di un paziente obeso, che normalmente avveniva soltanto poggiando l’orecchio del medico, gli strati di adipe abbiano impedito il corretto svolgimento del test e così, per ovviare al problema, il medico abbia arrotolato un quaderno sul quale appuntava le sue note al fine di percepire meglio i battiti cardiaci del paziente.
- La seconda leggenda, invece. racconta invece dell’imbarazzo del medico nel dover appoggiare l’orecchio sul petto di una sua paziente molto giovane per ascoltarne il cuore e dell’utilizzo di un quaderno arrotolato per questo motivo.
- La terza e ultima leggenda narra che vedendo alcuni ragazzini giocare con una canna vuota ascoltandone le capacità di amplificazione del suono, Laennac intuì le potenzialità e creò il primo stetoscopio di legno.
Quella che accese con la sua scoperta fu la classica lampadina. Dopo Laennec furono molti i medici che decisero di realizzare il proprio stetoscopio personale. Pur modificando in parte il modello originale, diversi strumenti prodotti negli anni successivi ricalcarono la versione di René senza introdurre cambiamenti né sostanziali, né significativi. Nel 1851 Arthur Leared inventò lo stetoscopio biauricolare, e l’anno seguente 1852 George Camman ne perfezionò la forma, per la produzione industriale.
Prima in legno, poi in alluminio. Questo strumento fu perfezionato per tentare di migliorarne le performance e ridurne le dimensioni.
Altra tappa fondamentale nella storia dello stetscopio è il 1960, anno in cui il dottor David Littmann (il nome vi dice niente?) dalla Harvard Medical School, realizzò uno stetoscopio, più leggero e preciso rispetto ai modelli precedenti e, dieci anni dopo lo stesso Littmann introdusse la membrana fluttuante.
Ma il padre dello stetoscopio resta il medico francese, tanto che nel 2016 Google lo ha celebrato nel consueto Doodle festeggiando a febbraio il 235esimo anniversario della nascita di Laennec.
Sul sito medicantica potete vedere alcune interessanti immagini di antichi strumenti medici fra cui diversi stetoscopi.
Perché lo stetoscopio ha rappresentato un’innovazione rivoluzionaria
Lo stetoscopio rappresentò un’autentica rivoluzione perché permise ai medici di superare alcune pratiche diagnostiche bizzarre ancora in uso in quegli anni.
Qualche esempio? Quelle del sedicente medico Francois Broussais che attribuiva allo stomaco l’origine di ogni sorta di malattia, patologie che lui decideva di curare con dei salassi tramite sanguisughe.
E allora, per quanto freddo possa essere a un primo contatto con la pelle, uno stetoscopio è decisamente meno invasivo e fastidioso di una sanguisuga che incide e succhia il sangue del paziente (peraltro senza guarirlo). Che ne dite?