I baby monitor sono davvero utili per prevenire il fenomeno delle morti in culla? Non tutti i dispositivi sul mercato sono uguali
Contents
- 1 I baby monitor sono davvero utili per prevenire il fenomeno delle morti in culla? Non tutti i dispositivi sul mercato sono uguali
- 1.1 Le regole del Ministero della Salute per prevenire la Sids
- 1.2 I baby monitor digitali non sono le classiche radioline (o telecamere) a distanza
- 1.3 I limiti dei baby monitor tradizionali
- 1.4 Snuza Hero: il baby monitor che ti avvisa subito e interviene
- 1.5 Snuza Pico 2, il baby monitor per smartphone
Se stai pensando di acquistare un baby monitor per il monitoraggio del respiro dei neonati probabilmente ti sarai informato su questi dispositivi e sulla loro efficacia potenziale contro il fenomeno delle morti in culla.
Non tutti i baby monitor sono uguali. E non tutti sono realmente utili.
Il tema è piuttosto complesso perché non esistono studi che individuino con esattezza le cause all’origine di questo fenomeno che riguarda i neonati tendenzialmente nel corso del primo anno di vita. Questo non è rassicurante perché limita in qualche modo le accortezze e le misure che possiamo mettere in campo contro la sindrome della morte in culla.
Ma la buona notizia è che stiamo parlando di episodi non così frequenti e con un trend che continua a diminuire. Secondo alcune stime, attualmente in Italia, la media è di soli 0,2-0,5 casi all’anno per ogni 1.000 nati.
Come detto, le cause della Sids sono ancora oggetto di studio. Tuttavia, come si rileva in questo articolo, vi sono dei difetti di maturazione dei circuiti cerebrali che governano la “capacità di risvegliarsi” dei bambini, specie in condizioni pericolose come la carenza di ossigeno.
Le regole del Ministero della Salute per prevenire la Sids
Per prevenire questa terribile sindrome di cui non si conoscono ancora esattamente le cause si possono adottare alcuni comportamenti che sono in grado ridurre le probabilità di incidenza e che sono elencate sul sito del Ministero della Salute.
Tra le più importanti bisogna citare:
- Far dormire il piccolo a pancia in su (in posizione supina) sin dai primi giorni di vita
- Non farlo addormentare in un ambiente eccessivamente caldo. La temperatura deve essere intorno ai 20 gradi.
- il materasso deve essere della misura esatta della culla/lettino e non eccessivamente soffice
- Non fumare in casa e tantomeno nella stanza dove riposa il bambino…
I baby monitor digitali non sono le classiche radioline (o telecamere) a distanza
La prima cosa che devi sapere è che i baby monitor digitali non sono le classiche radioline che si utilizzano da anni né dei semplici dispositivi audio video che inquadrano il bambino mentre si trova nella sua culla.
I dispositivi più efficaci sono quelli che consentono di monitorare il bambino non solo grazie ad un microfono o ad una telecamera esterna che inquadra il neonato bensì dispositivi wereable che, senza dare fastidio al piccolo, rilevano esattamente la sua attività respiratoria.
I limiti dei baby monitor tradizionali
Ma se il piccolo dovesse smettere di respirare, cosa farebbe il baby monitor? Un dispositivo tradizionale non invierebbe alcun allarme al genitore.
Questo perché i baby monitor convenzionali sono dei dispositivi elettronici che di fatto collegano due unità che comunicano, in modo sicuro e chiaro, attraverso suoni o immagini.
In questo modo i genitori possono controllare i movimenti del piccolo a patto di ascoltare costantemente l’audio o guardare lo schermo video del proprio device. Già perché questi dispositivi sono dotati esclusivamente di sensori audio e video che rilevano i movimenti o i rumori all’interno della stanza dove vengono posizionati.
Sono ottimi per controllare cosa sta facendo il piccolo nell’altra stanza, ma non hanno proprietà preventive nel caso sopraggiungano delle apnee notturne.
Ecco perché negli ultimi anni sono stati sviluppati baby monitor digitali che si collegano al pannolino del bambino e, attraverso dei sensori, rilevano la sua attività respiratoria emettendo un segnale acustico forte e chiaro non appena rileva un assenza di respiro prolungata.
Snuza Hero: il baby monitor che ti avvisa subito e interviene
Questa tecnologia è decisamente più utile ed è quella che ha ispirato alcuni dei baby monitor più venduti degli ultimi anni come Snuza Hero, il monitor neonatale contro le apnee notturne.
Hero rappresenta il primo baby monitor portatile certificato come dispositivo medicale che:
- Monitora il respiro del tuo bambino mentre dorme
- Emette un allarme acustico dopo 20 secondi mancata rilevazione respiratoria
- Vibra delicatamente per risvegliare il bambino dopo 15 secondi di inattività
La differenza è sostanziale perché è un monitor always on che avverte tempestivamente il genitore e che, prima ancora, interviene direttamente cercando di stimolare il risveglio del bambino attraverso la vibrazione.
Una sicurezza in più, anzi due, che rappresentano un valore aggiunto notevole in termini di prevenzione e di serenità dei genitori. Insomma, possiamo dire che se i monitor tradizionali sono nati con l’idea di “sorvegliare” il bambino, Snuza HeroMD è stato espressamente sviluppato per prevenire la sindrome della morte improvvisa infantile (SIDS).
Oltre alle regole del Ministero di cui abbiamo già parlato (sono molto importanti) l’aspetto importante da sottolineare è che Snuza HeroMD monitorerà continuamente e senza fastidi il respiro del neonato e vi avviserà in caso di mancata respirazione in modo da poter intervenire immediatamente ed evitare questa terribile sindrome ancora così poco conosciuta.
Snuza Pico 2, il baby monitor per smartphone
Snuza Pico 2 è un altro prodotto molto interessante nel panorama dei baby monitor digitali per neonati perché eredita tutte le principali funzionalità di Hero ma garantisce una connettività con il proprio smartphone sia Android che Apple.
Quella che appare come una semplice comodità (tutti noi oggi non ci separiamo praticamente mai dal nostro smartphone nel corso della giornata) in realtà è anche di più.
Già, perché Snuza Pico 2 è in assoluto uno dei baby monitor più completi in commercio. Grazie alla connessione Bluetooth e all’app gratuita scaricabile su tutti i dispositivi Apple e Android permette di controllare e monitorare il dispositivo completamente da remoto.
Questo significa che l’app si collegherà allo Snuza Pico e vi avviserà direttamente sullo smartphone in caso di mancato respiro e vi potrà anche fornire importanti dati sullo stato di salute e sulla qualità del sonno del vostro bambino. In qualsiasi momento e senza limitazioni.
Non solo respirazione, perché il sensore sul dispositivo a contatto col bambino misurerà costantemente la temperatura della pelle che sarà sempre visibile sull’app.
Grazie ai propri report, l’app fornirà ai genitori importanti indicazioni sulla qualità del sonno del bambino con dati in tempo reale circa la quantità di movimenti, alla posizione assunta durante il sonno e le analisi del sonno indicando durata e stati (sveglio, sonno leggero, sonno profondo, ecc…).
Tutte queste funzionalità rendono questo baby monitor utile non solo per prevenire le apnee notturne nei piccoli durante il primo anno di vita bensì ideale per un monitoraggio costante e completo per tutti i bambini fino ai 6 anni di età.
Ma certamente la sua caratteristica principale rimane quella di essere un dispositivo portatile e senza fili in grado di rilevare le apnee notturne in tempo reale. Basterà infatti applicare Snuza Pico al pannolino del bambino (oppure ai pantaloncini del pigiama per i bambini più grandi) collegarlo all’app e lasciar dormire il vostro bambino in totale sicurezza.
Il baby monitor digitale per smartphone Snuza Pico 2 non ostacolerà in alcun modo i movimenti del piccolo e garantirà un sonno tranquillo e sereno sia a lui che ai suoi genitori.