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Vedendo un cicloergometro si potrebbe erroneamente pensare di trovarsi davanti a una semplice cyclette. Molti infatti sono gli elementi in comune fra un cicloergometro e una cyclette utilizzata in palestra e nelle sale fitness. Il cicloergometro però è in realtà molto diverso, il cicloergometro è un vero e proprio strumento medicale a tutti gli effetti. Vediamo con questo articolo più approfonditamente che cos’è un cicloergometro, come funziona e a cosa serve.
Che cos’è un cicloergometro?
Il cicloergometro è uno strumento di simulazione e monitoraggio. Il cicloergometro simula la pedalata di una normale bicicletta e permette di monitorare e controllare con precisione lo sforzo compiuto. Fra un ergometro e una cyclette esistono differenze sostanziali sia tecniche che pratiche: il cicloergometro è dotato di una graduazione elettromagnetica che consente una regolazione dello sforzo precisa, esatta e affidabile. Le prestazioni degli utenti devono essere misurate in watt come sancisce la normativa nazionale DIN EN 957-1/5. Inoltre il cicloergometro a differenza della cyclette ha un freno elettromagnetico che determina una resistenza molto più precisa. Tutte queste caratteristiche rendono l’ergometro la scelta ideale e obbligata per tutti i casi di utilizzo medico diagnostico, riabilitativo e di monitoraggio sportivo.
A cosa serve un cicloergometro?
Il cicloergometro si utilizza, oltre che per la riabilitazione, in campo medico per le prove da sforzo. La prova da sforzo consiste nell’esecuzione di un elettrocardiogramma durante uno sforzo fisico per valutare le reazioni dell’apparato cardiocircolatorio rispetto a una situazione di normalità. L’ecg viene effettuato continuativamente durante lo sforzo che aumenterà gradualmente di intensità. Il test da sforzo è utile per la valutazione dei disturbi dell’elettrocardiogramma in condizioni di attività fisica ed è usato per diagnosticare in particolare la cardiopatia ischemica, condizione in cui non vi è un sufficiente apporto di sangue e di ossigeno al cuore.
Come si svolge la prova da sforzo?
La prova da sforzo con cicloergometro si svolge in circa 20 minuti. Il paziente deve pedalare aumentando gradualmente lo sforzo sotto indicazioni del medico. L’esame elettrocardiografico viene effettuato mediante elettrodi adesivi posizionati sul torace e nel frattempo viene eseguito anche un controllo della pressione arteriosa. Lo sforzo richiesto varierà in base alle possibilità del paziente. È importante però aumentare significativamente il lavoro del cuore per poter avere risultati validi. Spesso infatti l’apporto di ossigeno risulta sufficiente in condizioni di riposo e diminuisce con l’aumentare dello sforzo.
Quando ci si sottopone alla prova da sforzo con cicloergometro?
Il cicloergometro è indicato nelle prove da sforzo per persone che hanno problemi di deambulazione e che non devono sottoporsi a sforzi eccessivi. Il cicloergometro inoltre ha delle dimensioni più contenute rispetto al tapis-roulant, strumento anch’esso utilizzato per le prove da sforzo, e permette quindi di eseguire questo tipo di test (necessario nella medicina dello sport per i pazienti che effettuano attività agonistica) anche in studi medici più piccoli.