I medici del lavoro lo sanno bene perché svolgono un ruolo fondamentale nell’assicurare che i lavoratori siano fisicamente e mentalmente idonei per svolgere le proprie mansioni in modo sicuro ed efficiente.
E a questo proposito, uno degli aspetti chiave con cui i medici competenti devono confrontarsi è l’abuso di droghe tra i dipendenti, un fenomeno purtroppo più diffuso di quello che si pensi.
Inutile dire che l’abuso di sostanze può mettere a rischio la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, aumentando la probabilità di incidenti, errori e problemi di salute mentale e fisica.
Pertanto, è essenziale per i medici del lavoro disporre di strumenti affidabili per individuare eventuali dipendenti che possano essere sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
Quanti test per le droghe esistono sul mercato
Contents
I test per il rilevamento delle droghe, ovvero i test tossicologici di primo livello, sono uno strumento prezioso in questo contesto. Esistono diversi tipi di test disponibili, ciascuno con i suoi vantaggi e limitazioni. Tra i test più comuni vi sono:
- Test delle urine: Questo è uno dei metodi di screening più diffusi. Consiste nel rilevare la presenza di sostanze stupefacenti o dei loro metaboliti nelle urine. Questo tipo di test è generalmente non invasivo, ma può rilevare l’uso di droghe solo entro un certo periodo di tempo dopo il consumo.
- Test del sangue: Questo tipo di test può fornire risultati più precisi rispetto al test delle urine e può rilevare la presenza di sostanze stupefacenti nel flusso sanguigno. Tuttavia, richiede un prelievo di sangue, rendendolo più invasivo e costoso.
- Test della saliva: Questo è un metodo non invasivo e relativamente rapido per rilevare l’uso di droghe. Tuttavia, i risultati possono variare a seconda del tempo trascorso dall’assunzione della sostanza stupefacente.
- Test dei capelli: Questo tipo di test può rilevare l’uso di droghe per un periodo di tempo più lungo rispetto ad altri metodi, poiché le sostanze stupefacenti possono essere rilevate nei capelli per diversi mesi. Tuttavia, richiede un campione di capelli e i risultati possono richiedere più tempo per essere disponibili.
Scopri di più sui test per le rilevazione di sostanze stupefacenti sul nostro shop online
Quante e quali sostanze stupefacenti si possono rilevare con un test tossicologico di primo livello
In questo contesto, risulta evidente come il test delle urine resti la soluzione di gran lunga più comoda e affidabile per un impiego frequente e per ottenere risultati in modo rapido.
Ovviamente, quando si tratta di scegliere un test tossicologico tra i tanti in commercio, la prima caratteristica da considerare è il numero di sostanze che è in grado di rilevare.
Mediamente, la maggior parte dei test è in grado di individuare 4-5 droghe. Ecco perché utilizzare un test come quello prodotto da BSN può essere utile dal momento che è in grado di rilevare in pochi secondi fino a 7 tipologie di sostanze stupefacenti oltre alla Buprenorfina e analizzare la presenza di sostanze adulteranti all’interno dell’urina del lavoratore.
In particolare le sostanze rilevate sono:
- Amfetamina
- Cocaina
- Ecstasy
- Marijuana
- Metamfetamine
- Metadone
- Morfina
- Buprenorfina (selezionabile in stampa o meno)
Perché è importante rilevare la Buprenorfina
Già, perché rilevare la Buprenorfina è un valore aggiunto importante per un test dal momento che si tratta di un farmaco che viene utilizzato principalmente nel trattamento della dipendenza da oppioidi, nonché nel trattamento del dolore moderato-severo. È considerata un agonista parziale degli oppioidi, il che significa che agisce sui recettori degli oppioidi nel cervello in modo simile ad altri oppioidi come l’eroina o la morfina, ma con un’attività parziale.
Quanto tempo serve per eseguire un test tossicologico di primo livello
Una menzione speciale la merita anche il tempo di esecuzione del test. Mentre la maggior parte dei dispositivi per i test tossicologici impiega circa 30 secondi per restituire un risultato, quello sviluppato da BSN è in grado di farlo a seguito di una immersione nel campione di urina di soli 15/20 secondi al massimo.
Il funzionamento è identico a quello di qualsiasi altro dispositivo. Basta raccogliere il campione dell’urina all’interno di un bicchiere in qualunque momento della giornata e immergere le strisce del test verticalmente nel campione urinario per almeno 15/20 secondi, affinché si veda su tutte le strisce la risalita del campione. Per la corretta esecuzione del test è importante non oltrepassare la linea segnalata con “max” sul test durante l’immersione al fine di non invalidarlo.
Il resto, ovviamente, lo fa l’affidabilità del sistema per i test tossicologici di primo livello che si è scelto.