Prima di rispondere alla domanda < Come scegliere gli elettrodi monouso per ecg, holter e prova da sforzo > dovremmo capire quali sono le caratteristiche che cerchiamo da questi consumabili e che tipo di dispositivi medicali abbiamo nel nostro studio.
Cerchiamo quindi di fare un riassunto, controlliamo che tipo di cavo paziente è collegato al nostro elettrocardiografo, quali peculiarità devono avere gli elettrodi monouso che utilizziamo durante i test da sforzo ed il grado di conducibilità nel tempo che dovranno avere quelli che applichiamo per registrare un holter cardiaco sulle 24-48 ore.
Elettrodi monouso per ecg a riposo, holter e prova da sforzo, cosa li contraddistingue?
Contents
- 1 Elettrodi monouso per ecg a riposo, holter e prova da sforzo, cosa li contraddistingue?
- 1.1 Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per ecg a riposo
- 1.2 Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per test da sforzo
- 1.3 Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per holter cardiaco
- 1.4 Ecco la filastrocca che “insegna” come posizionare gli elettrodi di un holter cardiaco.
La qualità di un elettrodo monouso va valutata in base alla traccia elettrocardiografica che è in grado di registrare e fornire al medico che dovrà successivamente leggerla, interptretarla ed infine refertarla. La qualità della traccia a sua volta è data dalle caratteristiche intrinseche dell’elettrodo che si utilizza.
E’ normale che la traccia di un esame holter abbia una qualità inferiore se registrata con elettrodi monouso per ecg o per prova da sforzo, perché il monitoraggio cardiaco a lungo termine necessita di elettrodi con caratteristiche differenti da quelli utilizzati per brevi monitoraggi.
Esistono dunque elettrodi con caratteristiche uniche, a livello elettrico e funzionale, indicate per ognuna delle 3 tipologie di esame.
Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per ecg a riposo
Gli elettrodi monouso per ecg a riposo richiedono una conducibilità immediata ed un collegamento al cavo paziente dell’elettrocardiografo che si adatti ai suoi terminali.
Caratteristiche necessarie per un test da sforzo al cicloergometro come l’impermeabilità e l’alta resistenza non sono indispensabili durante un elettrocardiogramma a riposo mentre l’adattabilità alle varie tipologie di cavi paziente è un requisito fondamentale per un elettrodo monouso per ecg.
Gli elettrodi monouso per ecg sono gli unici ad avere tipologie di attacchi differenti, non troveremo mai un holter con il cavo a banana mentre non è insolito vedere elettrocardiografi con terminali di questo tipo.
Esistono varie tipologie di elettrodi monouso per ecg a riposo e sono classificati in base alla tipologia di cavo paziente al quale si collocheranno:
Elettrodi monouso per ecg a fracobollo
Sono degli elettrodi che non presentano nessun terminale in testa e ricordano per la forma un francobollo, nascono per essere utilizzati con elettrocardiografi dotati di un cavo paziente con terminale a coccodrillo che si aggancia ad una linguetta che è l’unica parte dell’elettrodo senza adesivo.
Elettrodi monouso per ecg a baionetta
Elettrodi monouso per ecg con cavo paziente dotato di terminali a banana. Molto spesso si utilizzano elettrodi multiuso a pinza per la rilevazione delle derivazioni periferiche e questo tipo di elettrodi per quelle periferiche, in quanto, le pompette in dotazione con quasi tutti gli elettrocardiografi tendono a staccarsi ripetutamente durante l’esame ecg.
Elettrodi monouso per ecg a bottone
Sono gli elettrodi monouso per ecg a riposo più utilizzati, presentano sulla faccia senza gel, quella non a contatto con la pelle del paziente, una protuberanza che si inserisce all’interno dell’incavo presente sul terminale del cavo paziente.
Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per test da sforzo
A differenza degli elettrodi monouso per ecg a riposo, gli elettrodi per l’elettrocardiogramma sotto sforzo al cicloergometro o al tapis roulant hanno un collegamento esclusivamente a bottone che garantisce un’affidabilità ed una resistenza alla trazione maggiore.
Il collegamento a bottone evita che il terminale del cavo paziente si stacchi durante il test da sforzo e che ci siano “buchi di registrazione” nel tracciato elettrocardiografico della prova.
Oltre a questo gli elettrodi per test da sforzo richiedono un adesivo più performante che consenta un’adesione perfetta alla cute del paziente anche se umida, cosa ovvia durante uno sforzo con conseguente aumento della sudorazione.
Gli elettrodi monouso per test da sforzo dovrebbero essere dotati di un supporto plastico per renderli impermeabili ai fluidi e maggiormente resistenti alle forti trazioni che usualmente avvengono quando il paziente è impegnato a pedalare o correre.
Importante è anche la tipologia del gel solido utilizzato per la conducibiltà dei potenziali cardiaci, più spesso è e maggiore sarà la sua superficie di contatto sulla cute del paziente durante i movimenti.
Un buon elettrodo monouso per prove da sforzo restituisce al medico un tracciato ecg senza artefatti con una linea di base stabile e dei complessi QRS leggibili ed interpretabili. Se ciò non avviene vi conviene cambiare elettrodi o cavo paziente.
Caratteristiche funzionali degli elettrodi monouso per holter cardiaco
L’holter è un monitoraggio della funzionalità cardiaca sul lungo periodo, solitamente 24 ore, per questo richiede dei consumabili totalmente differenti dagli elettrodi monouso per ecg a riposo e prove da sforzo.
Gli elettrodi monouso per holter cardiaco devono necessariamente avere un gel conduttore che non diminuisca la sua funzionalità nell’arco della giornata così come deve avere un adesivo che possa rimanere saldamente a contatto con la pelle per tutta la durata del test.
Ecco la filastrocca che “insegna” come posizionare gli elettrodi di un holter cardiaco.
Questa tipologia di elettrodi monouso sono dotati di gel e adesivo che sfruttano le peculiarità elettrolitiche della pelle e sono in grado di avere un’efficienza costante per tutta la registrazione del tracciato holter.
Partendo dal presupposto che l’elettrodo rimarrà attaccato al paziente per una giornata dovrà avere delle caratteristiche di ipoallergenicità che diminuiscano drasticamente le reazioni cutanee degli esaminati più predisposti. Solitamente gli elettrodi monouso per holter non contengono lattice di gomma ed il gel ha un basso contenuto di cloruri.
La qualità dell’elettrodo è importantissima ai fini della refertabilità di un esame holter, elettrodi di scarsa qualità con gel conduttore di pessima fattura rendono un esame illeggibile e impossibile da valutare.
La quasi totalità degli elettrodi monouso per holter hanno un collegamento a bottone a differenza degli elettrodi monouso per ecg