Oggi si festeggia il giorno della terra. Un giorno di condivisione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica dove in tutto il mondo vengono organizzati eventi, quest’anno ovviamente online, per raccontare “come sta” il nostro pianeta.
La prima giornata della terrà è stata organizzata il 22 Aprile 1970. Fu il primo grande evento ambientalista della nostra storia. Erano gli anni in cui si cominciava a capire che lo sviluppo sfrenato dell’industria e della mobilità creava danni importanti all’ambiente e che bisognava portare quello sviluppo verso forme più sostenibili e rispettose della natura e della terra.
La salute della terra però, è ormai confermato, è strettamente legata alla nostra di salute, la salute dell’umanità. Ecco perché abbiamo deciso di parlare di questo evento sul nostro blog.
Come sta la terra?
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La risposta breve è: non tanto bene. Ma i segnali positivi e le speranze per il futuro sono molti. Mai come oggi infatti il dibattito sulla sostenibilità, i cambiamenti climatici e la salute del pianeta sono stati così attuali.
I consumi, le scelte, le discussioni politiche e le proteste degli ultimi anni sono incentrati sulla salute del nostro pianeta e su cosa possiamo e dobbiamo fare per salvarlo. Ma l’equazione: salute del pianeta = salute dell’uomo è un concetto difficile da cogliere perché l’impatto dell’inquinamento sulla nostra salute spesso è lento e non sempre ben visibile.
Come stiamo noi?
Uno studio dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, ha evidenziato come 1 su 4 morti sia provocata nel mondo da cause attribuibili a fattori ambientali. L’inquinamento e il derivante cambiamento climatico in atto mettono in moto un incredibile numero di reazioni a catena che causano molti problemi di salute. Ma l’impatto a volte è molto semplice. Oggi infatti vogliamo parlare di un elemento molto facile da capire e che ci riguarda tutti: la qualità dell’aria.
400.000 morti l’anno a causa dell’inquinamento atmosferico in Europa.
Questo è il dato fornito dal report annuale sulla qualità dell’aria dell’agenzia Europea dell’ambiente. Nei 41 paesi dell’Unione europea l’inquinamento atmosferico rappresenta il maggiore fattore di rischio per la salute dei cittadini. Le prove scientifiche sono inequivocabili: l’inquinamento atmosferico è la causa di molte patologie cardiache e di numerosi problemi ai polmoni tra cui i tumori.
Nel 2012 IARC (l’agenzia internazionale di ricerca sul cancro) ha classificato l’inquinamento atmosferico come cancerogeno e lo ha inserito nel 2018 nella lista dei fattori di rischio al pari delle cattive abitudini alimentari e dell’abuso di alcol e tabacco.
Perché la medicina deve parlare di ecologia?
Da questi dati è chiaro che nessun tipo di prevenzione, nessuna ricerca, nessuna cura può permettersi di ignorare questo problema fondamentale: l’aria stessa che respiriamo, l’aria che ci tiene in vita, è cancerogena.
Il mondo della medicina si sta muovendo da molti anni. ISS (Istituto Superiore della Sanità) e OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno effettuato moltissimi studi, dato vita a numerosi centri di ricerca e progetti per la valutazione dei rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico e per spingere i governi ad agire il prima possibile per ridurre questi rischi.
Cosa possiamo fare?
Quando si parla di questi temi la domanda sorge sempre spontanea: cosa possiamo fare noi?
Come dottori, operatori sanitari, infermieri, lavoratori nel mondo della salute e anche come semplici cittadini, la prima cosa che possiamo fare è informarci. La seconda è informare, parlare di questi problemi ovunque sia possibile è sempre molto importante. La terza è effettuare scelte sostenibili e rispettose dell’ambiente ogni volta che possiamo. E la quarta infine è continuare a sperare e a credere che il cambiamento può avvenire.
Il giorno della terra infatti è arrivato al suo 50esimo anniversario. Oggi guardandoci indietro molte cose sono già state fatte, molti miglioramenti, molte innovazioni tecnologiche, molti cambiamenti nei consumi e nella mentalità.
La terra stessa che oggi festeggiamo e vogliamo migliorare ci insegna che i cambiamenti avvengono ma avvengono lentamente, l’importante è continuare ad agire, parlare, informare e studiare. Noi lo faremo e voi?
Buona giornata della terra a tutti!